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Titeuf è un bimbo ginevrino che racconta le sue avventure in una serie a fumetti che nel mondo francofono è molto nota. Quest’anno il suo creatore, Philippe Chappuis, festeggia 30 anni dalla pubblicazione del suo primo libro. E noi festeggiamo con lui.

 

Ricordo ancora lo sguardo angosciato dell’amico honduregno di mio figlio, quando, durante una vacanza in Europa insieme a noi, mi si avvicinò per dirmi che il libro che stavano leggendo “diceva grandi bugie“. Eravamo a Montpellier da amici, e stavamo scendendo verso l’Italia, nella tradizionale vacanza estiva durante la nostra tranche di vita in Honduras. Allarmata dalla serietà di quell’affermazione, corsi a vedere che libro – tra le decine che i miei figli già allora portavano in viaggio, degna prole della loro mamma😊 – aveva scatenato quella reazione.

Era La guide du zizi sexuel, una piccola guida per rispondere alle domande che i preadolescenti si pongono sul sesso. Naturalmente raccontata dal simpatico bimbo con un pennacchio biondo in testa che aveva già ampiamente condiviso le sue avventure scolastiche.

Non che i nostri figli avessero bisogno di guide in quel senso, ma dato che eravamo tutti grandi fan di Titeuf, avevamo la collezione completa della sua opera. Non so perchè quel giorno Alessandro decise proprio di pescare quella, ma non dimenticherò mai il volto sconvolto del suo amico nel leggere come si fa a far nascere i bambini, e la mia difficoltà nello spiegargli che non sono le api, come lui credeva, a mettere un semino nella pancia della mamma.

Titeuf però ha fatto parte delle nostre vite in tanti altri modi. Nel raccontare le difficoltà che incontrava spesso quando veniva preso in giro a scuola, o le sue ansie e palpitazioni di bimbo che cresce nel mondo, abbiamo spesso trovato in lui un valido compagno per calmierare le angoscie dei miei figli che si dovevano ciclicamente affrontare contesti scolastici nuovi e a volte ostili.

E’ un classico degli ambienti scolastici francofoni. I suoi fumetti si trovano in tutte le librerie e biblioteche francesi. Tutte le famiglie francofone che ho incontrato lo conoscono, e infatti non c’è una volta che non porti un’amica (francofona o meno) a fare la classica foto iconica di fianco alla statua di Titeuf.

Sì, perchè arrivando nel quartiere in cui abbiamo scelto di vivere a Ginevra, mi sono resa conto che la scuola di cui Titeuf parla nei suoi libri è proprio qui, a Carouge. Ed è in questa scuola – che riconosciamo perfettamente nei disegni dell’artista – che nel 2019 è stata piazzata una statua raffigurante Titeuf con la sua immancabile cartella.

Una scoperta tenera per i miei figli che sono cresciuti leggendolo, e anche per noi adulti che nel corso delle vite raminghe che abbiamo loro imposto, ci siamo sempre serviti dei libri per appoggiarli in tanti sensi: farli sentire meno soli, aiutarli a guardare in maniera universale alle ansie che li prendevano all’arrivo in una nuova classe, intrattenerli, distrarli, divertirli e aiutarli anche ad avanzare con nuove lingue.

Carouge festeggia i 30 anni di Titeuf in grande stile. Il suo creatore, che ai tempi ha scelto di farsi chiamare Zep in onore alla band dei Lep Zeppelin, di cui era grande fan, sarà presente ad alcune iniziative in suo onore, tra cui mostre, proiezioni di film, e vendita (siam pur sempre in Svizzera) di serigrafie autografate.

Nel frattempo io vi consiglio di scoprirlo. Non è stato molto tradotto ma qualcosa in italiano si trova, e altrimenti sarà un’ottima occasione per migliorare il vostro francese!

 

Claudia Landini
Ginevra, Svizzera
Febbraio 2023
Foto ©ClaudiaLandini