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Anatomia di un TedTalk (sul gioco)

TedTalk sul gioco

L’esperienza del TedTalk sul gioco che ho dato al Teatro del Giglio a Lucca lo scorso 9 dicembre è stata talmente fantastica, che sento il bisogno di ricordarla e condividerla con voi.

Come tante cose belle, anche quest’avventura del TedTalk è iniziata in modo del tutto leggero e casuale. Un’amica mi ha semplicemente detto che faceva parte del comitato organizzatore di Lucca, e che le sarebbe piaciuto propormi come speaker.

Parte tutto sempre da lì

E qui voglio fare una prima ode alla mia rete di donne fantastiche. E’ stato grazie a lei che ho conosciuto Caroline e ho fatto un TedTalk sul gioco. Caroline è amica di Sara Stefanini, la bravissima fotografa che mi era stata raccomandata da Sara Malaguti, grandissima marketing strategist con la quale avevo avuto alcune sessioni, e che a sua volta mi era stata raccomandata da non ricordo più chi, ma sicuramente un’altra fantastica donna. Quando Sara è venuta alla mia casina in Toscana per fare uno shooting fotografico, Caroline, che aveva letto la mia storia qui e là, si è unita a noi, e da allora non ci siamo più perse di vista. La santa donna ha visto in me qualcosa che l’ha entusiasmata, e che l’ha spinta a propormi come speaker.

TedTalk sul giocoLa preparazione

Poi c’era stato il COVID e non ci avevo pensato più. Un giorno Valeria Pittaluga, altra mitica creatura femminile e organizzatrice del TedX a Lucca, mi ha scritto per propormi di sentirci in vista dell’evento. Lei non ha mai avuto dubbi che avrei dato il massimo in un TedTalk sul gioco, perchè questa era la parte che più l’aveva colpita dopo aver ascoltato la mia storia, personale e professionale. Ma per arrivare al discorso come lo ascoltate oggi, ci sono stati tanti incontri, tanto brainstorming, e devo dire che senza gli input e i feedback assolutamente preziosi di Valeria non avrei mai trovato la convinzione necessaria per compiere la distanza tra le quinte e il disco rosso del Ted, e parlare di fronte alle cinquecento persone riunite al Teatro del Giglio.

Quello che ho imparato di me preparando il discorso

Preparare il TedTalk mi ha fatto capire un sacco di cose di me. Mi sono scoperta fragile, impaurita all’idea di parlare di fronte a così tanta gente. Valeria ce l’ha messa tutta (e ci è riuscita) per convincermi che il mio messaggio era importante e valeva la pena di essere divulgato, e in particolare tra il pubblico del TedX.
Imparare il discorso a memoria mi è costato tantissimo. M’ingarbugliavo, sbagliavo la sequenza dei pezzi, ne dimenticavo altri… Ho dovuto mettere a punto un sistema e collaudarlo prima di sentirmi sufficientemente sicura. E anche così, arrivata nella splendida Lucca e varcata la soglia del teatro, ero talmente tesa che se non fosse stato per la presenza dell’incredibile team del TedX e degli altri speaker, avrei fatto dietro front.

Le relazioni umane

Sono stati tutti loro a rendere quest’esperienza assolutamente meravigliosa. L’eccitazione, il nervosismo, il vedersi finalmente di persona, l’aspettativa, i mantra recitati insieme, e i trucchi per calmare l’ansia, ci hanno incredibilmente uniti dietro le quinte e dopo l’evento. Con le speaker donne, in particolare (scusatemi se sono di parte) ho sentito un’intesa immediata e profonda.

 

E poi è passato

In qualche modo ce l’ho fatta. Ho avuto anche la grande fortuna di far parte dei primi quattro speaker del programma, perchè durante il coffee break ho potuto incontrare le persone e vivere il mio momento di gloria 😊. Sono stata davvero toccata dalle dimostrazioni di entusiasmo, stima e affetto che si sono susseguite, e che, insieme al rilascio della tensione che mi mordeva dalla mattina, mi ha creato un effetto euforico di cui non mi sono liberata per giorni – e nemmeno lo volevo. Mi sono sentita orgogliosa, piena, felice di aver condiviso con un pubblico così vasto quella che in fondo è stata un’ode alla mia meravigliosa vita in espatrio, a mio marito e ai miei figli, e al gioco che mi ha salvata e continua a salvarmi in tanti modi.

Cosa vuol dire per me aver dato un TedTalk sul gioco

Adesso il mio TedTalk è online e disponibile per tutti e tutte. Mi torna molto utile quando voglio spiegare perchè uso il gioco nel mio lavoro, o quando propongo questa metodologia per la prima volta in un ambito nuovo. La cosa più bella è il feedback che mi continua ad arrivare, in particolare sono felice quando chi lo ascolta mi dice che “gli/le è venuta voglia di giocare“. Quando ho bisogno di parlare di me, di raccontare il tesoro accumulato in 34 anni di vita all’estero, delle difficoltà incontrate e dell’amore che nutro per il gioco come metodo di comunicazione, non faccio altro che fornire il link, e il resto viene da sè.

Soprattutto, però, quest’esperienza mi ha coccolata con sentimenti belli. Mi ha fatto sentire apprezzata da chi mi ha proposto e accettato, e amata da chi è venuto a sentirmi dal vivo e continua ad ascoltarmi e si prende a briga di scrivermi quanto sono piaciuta. Ora speriamo di contagiare, pian piano, un grande numero di persone con la voglia di giocare sempre più!

Grazie Caroline, Valeria, e tutto lo splendido team del TedX di Lucca, più, naturalmente, gli e le speaker di questo splendido evento.

 

Claudia Landini
Milano, Italia
Febbraio 2024
Tutte le foto sono di ©SaraStefanini di ImagieFotografia

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