I giochi nella formazione interculturale per bambini
Qui trovate il video in cui trovate la versione estesa di quanto sto per dirvi in questo post sui giochi nella formazione interculturale per bambini.
Quando si parla di formazione interculturale per bambini, è naturale pensare in prima battuta ai giochi, stupendi strumenti per mantenere alta la concentrazione, e non disperdere il contenuto teorico del training, grazie al divertimento che coinvolge e mette i partecipanti (di tutte le età, a dire il vero) nella giusta condizione per aprirsi e assorbire efficacemente.
Sono diventata formatrice interculturale per bambini a Jakarta, dove ho vissuto dal 2014 al 2018, grazie all’interesse di un’agenza di servizi alla mobilità che aveva un forte bisogno di trainer in Indonesia. Nel formarmi, l’agenzia mi fornì naturalmente una serie di giochi, consigli e suggerimenti che mi furono molto utili per partire. Tuttavia, come spesso mi accade nella vita, mi è risultato subito molto più efficace creare la mia palette di giochi e attività prese direttamente dalla mia esperienza.
Il mio primo consiglio per la formazione interculturale per bambini
E’ quello, dunque, di rifarvi ai giochi che già conoscete, che amate, che per voi funzionano. Io mi sono ispirata tantissimo alla miriade di giochi che ho organizzato per i miei figli nel tempo, soprattutto quando arrivavamo in nuovi paesi e volevo aiutarli ad ambientarsi più rapidamente. Con la prima bimba che ho formato, un’indiana di otto anni, ho esordito con un gioco che avevo proposto a tutte le latitudini, e che era sempre stato accolto con grande favore: indovina l’oggetto.
E’ un gioco che si può organizzare anche la mattina stessa della formazione. Basta prendere alcuni oggetti di uso corrente (una penna, un rossetto, una moneta, una chiave, etc.), una fascia per bendare la bambina, e farla giocare a indovinare gli oggetti a occhi bendati, solo con il tatto. Divertimento assicurato e ideale, tra l’altro, per parlare di cosa vuol dire affrontare una nuova realtà senza poter usare tutti gli strumenti che adoperiamo di solito.
Alternare giochi statici a giochi di movimento
Nella formazione interculturale per bambini, è tassativo introdurre qualche gioco che permetta loro di muoversi di tanto in tanto. Spezzare la pesantezza di stare intorno a un tavolo e parlare di concetti dei quali magari non vedono all’immediato l’utilità, è imperativo.
Io uso un paio di giochi molto efficaci. Uno è una versione adattata di Thumball, una palla prodotta negli Stati Uniti. Invece di avere frasi su ogni esagono, io ho comprato una palla bianca, ho inserito numeri negli esagoni, e ad ogni numero ho fatto corrispondere una sfida, un compito o un indovinello, che ho segnato su un foglio. L’idea è che i bambini (o il bambino e la trainer) si lancino la palla. Quando viene detto “stop”, si controlla su quale numero è caduto il pollice della mano destra, e si porta a termine il compito corrispondente. La cosa bella è che si può aumentare la velocità del lancio e inserire anche qualche variante, in modo che il movimento sia assicurato. E naturalmente i compiti e le piccole sfide si possono adattare a seconda della situazione delle bambine formate.
Tornando al tavolo: il Dixit
Sono sicura che conoscerete già il Dixit. Si tratta di un gioco di carte dai disegni astratti, molto colorati e impattanti, attraverso le quali i partecipanti devono indovinare concetti e parole proposti. Io lo porto sempre con me, a qualsiasi formazione interculturale per bambini, anche se non sono sicura che si potrà giocare. Per il Dixit, infatti, è richiesta la partecipazione di almeno quattro giocatori, per rendere il gioco più dinamico. Anche se devo formare una sola ragazzina, però, lo metto comunque tra i miei materiali perchè può sempre succedere che ci sia un genitore, un fratello maggiore o qualcun altro, in casa, disposto a dare un po’ del suo tempo per giocare. E il Dixit è ideale in questo tipo di formazione perchè permette di introdurre il discorso dell’interpretazione.
Alcune idee per quando la formazione si fa online
Con l’arrivo del COVID, alcune agenzie hanno introdotto la formazione interculturale per bambini anche online. Una cosa che io ho accolto con molta apprensione perchè so quanto è difficile mantenere le bambine, soprattutto se molto piccole, sedute a uno schermo per ore. Col tempo mi ci sono abituata, e ho creato la mia palette di strumenti che mi aiutano a svolgere correttamente la formazione, senza che i bambini e adolescenti si annoino o perdano concentrazione.
Una cosa molto importante quando si parla di bambini molto piccoli, è di istruire bene il genitore o la persona che li accompagnerà durante la formazione, sul ruolo che avrà nel rendere possibile alcuni giochi e attività nella casa in cui il bambino si trova.
Tra i miei giochi a schermo più usati c’è il quiz sui paesi, fatto esclusivamente per immagini (naturalmente informandomi previamente sui paesi nei quali i giovani trainee hanno vissuto), e il Memory, che uso sempre anche in presenza. Ma mentre in quest’ultimo caso basta scegliere le immagini adatte, stamparle, plastificarle e tagliarle come ho spiegato nel mio video sull’uso delle carte nella formazione, online è saggio usare delle piattaforme che forniscono i template già fatti. A me piace molto genial.ly, ma ce ne sono tante altre che davvero vi possono risolvere più di un problema e aiutarvi nel dar sfogo alla vostra creatività.
Spero che questi consigli vi siano di aiuto e ispirazione, naturalmente se avete domande o idee da condividere, non esitate a scrivermi.
Claudia Landini
Ginevra, Svizzera
Maggio 2023
Foto principale: Nicola Barts su Pexels
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