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La formazione per diventare coach

Ricevo spesso messaggi da persone che vogliono sapere qual è la giusta formazione per diventare coach.

Premetto che non sono un’esperta in formazione. Quando ho deciso di diventare coach, mi sono subito rivolta al mondo anglofono. La mia intenzione era infatti di mantenere un respiro internazionale nella mia professione. Se però non prevedete di muovervi dall’Italia e non parlate l’inglese sufficientemente da poter affrontare una formazione, allora vi conviene restare in ambito formativo italiano.

L’international Coaching Federation

A prescindere dalla lingua in cui deciderete di formarvi, e dall’accademia che sceglierete, c’è una cosa importante da tenere in conto. L’importante è che la vostra formazione sia riconosciuta dall’International Coaching Federation. Al momento questo è infatti l’unico organo che regola un minimo la professione. Si sta assistendo a un esponenziale aumento di persone che vogliono diventare coach nel mondo. Si può quindi presumere che ad un certo punto verranno introdotte regole più strette per esercitare. Sicuramente chi si è formato con un percorso riconosciuto dall’ICF sarà avvantaggiato. Inoltre l’accreditamento dell’ICF è simbolo di garanzia. Se la Federazione ha analizzato e approvato un programma, questoo sarà coerente con le linee guida da questa dettate, e che sono la base per la professione del coach.

Dato che la professione del coach è diventata molto di moda, sono sorte anche tantissime scuole di formazione che vendono un po’ di tutto. C’è chi promette di farvi diventare coach in tre giorni, chi vi propone un percorso di due mesi, chi offre corsi esclusivamente online, e chi vi garantisce che per diventare coach bisogna formarsi in presenza. Voglio quindi darvi due spunti che spero vi aiuteranno a far chiarezza:

Non si diventa coach da un giorno all’altro.

La pratica durante la formazione è indispensabile per poter esercitare in modo responsabile. Infatti, mentre la teoria nel coaching è sicuramente importante, è solo la pratica ripetuta che fornisce gli strumenti adeguati per affrontare il cliente a volte in situazioni e con problemi che uno neanche si immagina. Per questo è importante esercitarsi molto a lungo nella pratica, e soprattutto venir coacchati da qualcuno di competente, in grado di comunicare bene come funziona la tecnica. Quindi se un’accademia vi propone molto studio teorico e poche sessioni in cui venite coacchati e date sessioni di coaching, lasciate che suoni il campanello d’allarme.

E’ assolutamente possibile, e anche auspicabile, formarsi esclusivamente online.

Il coaching si basa infatti su una tecnica di ascolto profondo, di intuizione, di feed-back al cliente, di incoraggiamento, di accompagnamento nello scavare più a fondo dentro di sé per trovare soluzioni già esistenti ma magari non visibili. Tutto questo si può fare tranquillamente via Skype o con altro software di comunicazione online. Un’accademia al passo coi tempi sa che il coaching online è la forma più diffusa al momento, e che va confermandosi sempre più come metodo di successo. Formare un coach online significa dotarlo di strumenti che gli serviranno per tutta la durata della sua carriera.

Io ho seguito il training esclusivamente online con l’International Coach Academy (https://coachcampus.com/) di Melbourne, che vi consiglio caldamente. Tra l’altro, e perfettamente in linea con i nostri tempi, da poco con ICA potete seguire anche corsi online bilingui, tra cui uno in italiano. La lingua di base resta l’inglese, ma parte del programma viene svolto in italiano.

Accademie in italiano

Se invece cercate delle accademie solo in italiano e presenti in Italia, sento di potervi consigliare quella di Marina Osnaghi (http://www.coachingandcoaching.com/) e quella di Giovanna Giuffredi (http://www.lifecoachitaly.it/). Qui comunque trovate la lista completa delle scuole italiane accreditate dall’International Coach Federation.

I percorsi di cui vi ho parlato finora sono quelli da intraprendere se volete fare del coaching la vostra professione principale e duratura. In questo caso un programma ACTP (Accredited Coach Training Program) è la scelta migliore. Esistono però opzioni che vi permettono di acquisire alcuni degli strumenti del coaching da applicare alla vostra professione, qualunque questa sia, o che fungono da trampolino verso una formazione di coaching più profonda e di lunga durata. Qui trovate tutte le opzioni fornite da ICA Italia. Per qualsiasi dubbio potete sempre contattare Rossella, l’organizzatrice.

Spero di avervi dato qualche pista da analizzare, ma naturalmente se avete bisogno di un confronto potete sempre contattarmi, sono felice di condividere la mia esperienza.

Claudia Landini
Novembre 2018

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