La mia collezione di segnalibri e perchè mi appassiona
Di come le collezioni mi facciano pensare alle culture.
Sono sempre stata fanatica delle collezioni, e ne ho iniziate un sacco. L’unica che però sono riuscita a continuare, nutrire e far crescere, è la mia collezione di segnalibri. Ne ho quasi 400, di tutti i materiali, provenienze e storie, e non mi stanco mai di comprarne di nuovi.
I miei amici sanno che li colleziono, e me li portano da tutti i posti in cui vivono o che visitano. Presumo di essere ancora così attaccata a questa collezione perchè è in linea con la mia grande passione per la lettura. Libri e segnalibri sono strettamente legati (non fate MAI un’orecchia a un libro che vi presto, perdereste la mia amicizia!), e questa è probabilmente la ragione per cui vado in fibrillazione quando vedo i segnalibri in un negozio, o quando qualcuno mi annuncia che ha “qualcosa” per me. Probabilmente, come ogni altra cosa nella vita, una collezione che si basa su una vera passione, è sempre riuscita.
Nel tentare di capire da dove venisse questa mia mania per le collezioni, mi sono resa conto di un’altra cosa: una collezione è una stupenda esemplificazione pratica della cultura. Se guardate la mia collezione di segnalibri, vedete una scatola che contiene un sacco di piccoli oggetti, in forme e materiali diversi, che potete immediatamente categoricizzare come “segnalibri”.
Guardandoli più da vicino, però. riuscite davvero a distinguerli. Sono tutti unici: anche i più comuni, quelli stampati su carta e a scopo pubblicitario, sono diversi; uno vi parlerà di un best-seller, un altro di un festival di letteratura. E cosa diciamo di quello in argento, appartenuto a un soldato di un battaglione sconosciuto durante la Prima Guerra Mondiale? O di quello che riporta la ricetta di un piatto tradizionale di Haiti? O quello che mi ha fatto mio figlio, incollando tra loro perline di plastica?
Ogni singolo segnalibro della mia collezione racconta una storia. E lo stesso vale per le persone. Possiamo avvicinarci a una cultura e pensare che è X o Y e categoricizzarne i membri sotto a queste definizioni, ma tendiamo a dimenticare che ogni individuo è unico e ha la sua unica storia da dire. E’ solo nel conoscere le persone individualmente, che acquisiamo una conoscenza molto più complessa e intima della vera bellezza di una cultura. E di come i suoi membri la forgiano e riforgiano.
Claudia Landini
Novembre 2013