L’aprile incantato, di Elizabeth von Arnim
Un altro splendido romanzo di questa prolifica scrittrice australiana che mi piace tantissimo…
Avevo comprato L’aprile incantato di Elizabeth von Arnim perchè avevo letto da qualche parte che parlava di una casa. O meglio, di un castello. In Italia, tra l’altro. E dato che come sapete sono fissata con il discorso casa sotto tutti gli aspetti, incluso quello letterario, l’ho cominciato con grande motivazione.
L’ho finito recentemente, e devo dire che mi ha completamente presa.
L’aprile incantato si sviluppa su una trama semplice: una donna londinese, timida e insicura, legge l’annuncio dell’affitto di un castello medievale in Italia per il mese di aprile. Raccoglie tutto il coraggio di cui dispone per parlarne a una vicina di casa, alla quale non aveva mai rivolto la parola, e le propone di affittarlo insieme.
Quest’ultima si lascia rapidamente convincere, e insieme si mettono alla ricerca di altre due donne per condividere le spese. Quello che ai giorni nostri avremmo fatto con i gruppi su Facebook, le protagoniste lo fanno attraverso annunci sui giornali e posta cartacea. In men che non si dica il gruppo è formato, e parte l’avventura dell’aprile incantato nel bel castello italiano.
Quello che mi ha colpito dal primissimo istante è la vivacità, l’assoluta frizzanteria del romanzo. Non una pagina è statica o barbosa. Non passa paragrafo senza che succeda qualcosa, ci sia un cambio di scena, venga introdotto un nuovo personaggio o subentri un elemento inedito che scompone l’ordine appena costruito.
Il ritmo è vivace, incalzante, e fa da sfondo perfetto, insieme alle descrizioni della bellezza del posto, all’evolversi delle relazioni tra le protagoniste.
Relazioni influenzate naturalmente dal trovarsi sotto lo stesso tetto e dover imparare a gestire spazi privati e comuni con delle emerite sconociute. Il tutto in un gruppo molto eterogeneo, sia per estrazione sociale che per personalità. Ogni donna inoltre, arriva al castello con il suo bagaglio di questioni in sospeso.
La magia del posto, però, agirà in maniera sorprendente sul gruppo, e sulle singole affittuarie. Mentre la storia si sviluppa tra piccoli colpi di scena e conversazioni magistrali, assistiamo a un cambiamento che coinvolge tutte, e che ha effetti benefici non solo sulle relazioni tra il gruppo, ma anche sulle sfere private di ognuna.
I veri protagonisti del romanzo sono il senso di amicizia, il cameratismo e l’empatia che si sviluppano tra quattro personaggi totalmente disparati. La forza femminile, unita all’incanto del luogo con il suo cielo blu, i fiori, le piante e gli interni accoglienti ed eleganti, emergono gradualmente ma con decisione, nella vicenda a tratti davvero divertente, che coinvolge il gruppetto londinese.
Ci sono romanzi che restano dentro. Romanzi nei quali ci si affeziona ai personaggi, ai luoghi. L’aprile incantato per me è uno di questi. Lo raccomando caldamente.
Claudia Landini
Settembre 2019