Libri firmati dagli autori
Recentemente, al Té Letterario di Expatclic, abbiamo parlato del rapporto tra autori e lettori. Prima dell’incontro, sono salita nel mio abbaino a Milano, e ho guardato i libri firmati dagli autori, che colleziono da qualche anno.
Non ho iniziato la collezione in maniera cosciente. Ero andata alla presentazione di un libro per bambini a Lima, quando vivevo in Perù, e mi sono messa in coda per farmelo firmare, come facevano tanti altri. Mi sembrava una bella cosa portarmi via anche la firma, dopo aver ascoltato i due autori raccontare la genesi di quel prezioso libriccino.
All’epoca non frequentavo festival letterari o incontri con autori. Arrivavo da quattro anni di deserto culturale a Tegucigalpa, e anche se non avevo smesso di leggere, avevo un po’ messo a tacere la fame del contatto dal vivo con gli attori della scena letteraria dei paesi che via via mi ospitavano. Ma proprio in Perù ho aggiunto un altro libro firmato, scritto da una persona che conoscevo e che stimavo profondamente, e quando ho portato questi due a Milano, e li ho aggiunti al libro scritto e firmato da mio cognato, mi sono resa conto che si stava formando una collezione.
Io adoro le collezioni. Mi strutturano, mi danno sicurezza, mi appassionano. Attraverso le mie collezioni la gente mi pensa e me lo dice, mandandomi foto dei panni stesi che incrociano sul cammino, o un segnalibro che hanno comprato per me nel loro ultimo viaggio.
Così, quella dei libri firmati dagli autori è diventata una vera e propria collezione. Anche perchè, andando avanti nella mia storia d’espatrio, mi sono fortunamente trovata in paesi nei quali il contatto con gli autori era molto più frequente e immediato.
Come tutti gli appassionati collezionisti sanno, si sviluppa col tempo una sorta di necessità che ci spinge a considerare le occasioni della vita anche sotto il punto di vista del nutrimento della collezione di turno. Nel caso della mia collezione di libri firmati dagli autori, visto che questa è strettamente legata alla mia viscerale passione per la lettura, non è stato difficile concentrarmi anima e corpo sul farla crescere.
A partire da un certo momento in poi, i libri firmati dai loro autori hanno cominciato ad accumularsi nel mio abbaino, e vantano tra loro anche grandi nomi della letteratura mondiale, come Chimamanda Ngozi Adichie, Henning Mankell, Fernando Aramburu e, per quel che mi riguarda, Sacha Naspini.
Scorrendoli quel famoso giorno in cui avevamo l’incontro del Té Letterario di Expatclic, mi sono però resa conto anche di un’altra cosa. E cioò della ricchezza del momento di vita che ognuno di questi libri firmati dagli autori custodisce. Momenti di nessun interesse per voi, naturalmente, ma che messi insieme raccontano quantomeno la seconda metà della mia vita in espatrio. Dato che questa vita è quasi arrivata al capolinea, ho pensato che sarebbe stato bello celebrarla anche ricordando questi incredibili momenti a contatto con altre culture e climi, e costruendo un caleidoscopio di immagini che magari mi aiuterà se mi prenderà malinconia della vita che sta per finire.
A presto, dunque, con la prima firma…