Londra letteraria: i miei consigli per godersela al meglio
E’ indubbio che parte della mia relazione amorosa con Londra passa per la letteratura. In questo post vi segnalo le mie chicche letterarie, per immergervi a fondo nel mondo libresco londinese passato e presente.
Nonostante io abbia vissuto a Londra in passato (anche se remoto) e continui a visitarla alla prima occasione, ci sono ancora cose che mi sono sfuggite, soprattutto nella Londra letteraria, e che scopro con somma gioia.
Una di queste è sicuramente Cecil Court. Per anni mi sono fatta e rifatta Charing Cross Road, visitandone le librerie, la mitica Foyles e cercandovi l’atmosfera così ben descritta in 84, Charing Cross Road di Helen Hanff. Non mi ero mai accorta, però, che bastava girare a destra, salendo da Trafalgar per andare a Leicester Square, per trovarmi in una viuzza dove il tempo sembra essersi fermato, e dove gli unici negozi che la animano sono dedicati agli amati libri.
Cecil Court
Cecil Court, una via chiusa al traffico, appartiene alla stessa famiglia da sempre, ed è un vero piacere percorrerla ed entrare nei vari negozi che la animano. In particolare, sono rimasta stregata da Marchpane, libri per bambini, che ha le primissime edizioni di Alice nel Paese delle Meraviglie, e dove per un attimo ho tanto sperato di trovare il famoso libro della mia infanzia, con le illustrazioni della scimmia che viene prelevata dalla giungla e consegnata al mondo occidentale, vestita di tutto punto e anche portata dal parrucchiere (darei un dito per ritrovare questo libro di cui non ricordo NULLA, se non queste illustrazioni). Se vi fermate al nr 9, pensate un attimo a Mozart, che ha vissuto qui, in quella che allora era ovviamente un’altra dimora, nel 1764.
Writers’ London
Cecil Court l’ho scoperta dopo aver acquistato, al negozio della National Portrait Gallery, un libro che s’intitola Writers’ London (Carrie Kania & Alain Oliver, ed. Acc Art Books), che è una vera manna per le appassionate di letteratura. Diviso per quartieri, riporta librerie, case dove hanno vissuto poeti e scrittori, pub dove questi si ritrovavano a discutere, e altri luoghi di cultura. Corredato di bellissime fotografie, è un tuffo nel passato della Londra letteraria, e racconta anche aneddoti gustosi del mondo artistico della capitale.
Le London Walks
A proposito di tutti nel passato, una cosa molto bella che ho fatto in questi giorni di soggiorno londinese in solitaria, è stata togliermi finalmente lo sfizio di un paio di passeggiate letterarie. Ho scelto London Walks, che offre tantissimi giri culturali nella città, a un prezzo ragionevole, e con delle guide altamente qualificate. Ho fatto la walk sulla Londra di Charles Dickens, e quella sulla Londra di Oscar Wilde. La prima parte dalla fermata del Tube Embankment e finisce a Temple, la seconda da Greens Park per finire a Piccadilly.
Naturalmente molti dei luoghi che hanno marcato la storia dei due scrittori non esistono più. La cosa bella di queste walks, comunque, è tutta la storia che viene raccontata mentre si cammina per le vie di Londra, alla ricerca delle atmosfere passate.
Mi sono emozionata in entrambe le passeggiate, e la passione delle due guide nel raccontare Dickens e Wilde è stata contagiosa. Sono venuta via con la voglia di rileggere tutte le loro opere, e anche le loro biografie.
Le mie librerie preferite
La lotta tra Foyles e Waterstone nel mio cuore è feroce da diversi anni, ma qualcosa mi attira sempre più nella seconda. Probabilmente il fatto che nel tempo ci ho puntualmente trovato molti più libri tra quelli che cercavo.
Per me non esiste momento più glorioso dell’arrivare alla Waterstone in Piccadilly, salire al secondo piano, tirar fuori il mio telefono con la wishlist che di solito si aggira tra i 90 e i 110 titoli, e cominciare a cercarli tra gli scaffali. Il momento in cui un libro si materializza tra le mie mani è uno dei più potenti dei miei soggiorni londinesi – sono un po’ malata, lo so.
A parte la Waterstone, che è in cima alla mia lista, mi piacciono anche tantissimo:
– Hatchards, sempre in Piccadilly, dove Oscar Wilde firmava le copie dei suoi libri;
– Daunt Books in Marylebone (ce ne sono varie in tutta Londra, le vedete qui), mi piace tantissimo perchè è sempre piena di gente a tutte le ore, e mantiene l’atmosfera della precedente libreria di inizio secolo scorso, con un enorme lucernario che le dà un’aura magica;
– Owl Bookshop, a Kentish Town, familiare, intima e con un’ottima varietà di titoli;
– Bookmongers, Brixton, un antro meraviglioso pieno di libri usati, dischi e oggetti del passato.
Le case di Sylvia Plath
Anche se sono un po’ malata, non mi spingo fino a un pellegrinaggio continuo alla casa dove Sylvia Plath ha vissuto felicemente e quella in cui poi si è suicidata. Se ci passo davanti spesso è perchè adoro la zona che si estende tra Regent’s Street e Primrose Hill. In Fitzroy Road al 23 c’è l’appartamento in cui Sylvia si è tolta la vita, e dove aveva vissuto anche Yeats (si era decisa ad affittarlo proprio per questo motivo), mentre al 3 di Chalcot Square c’è una placca blu dedidcata a lei, perchè in quella casa (che lei e il marito avevano affittato da David e Assia Wevill) era stata felice.
E con questo penso di avervi detto tutto, anche se la mia storia d’amore con la Londra letteraria non finisce certo qui. Tornerò ad aggiornarvi se scopro altre cose, ma sono sicura che anche voi ne avete tante da raccontarmi. Scrivetemi senza esitare, sono sempre felicissima di scoprire nuove cose su Londra.