Ode all’Italia
Questo post è dedicato agli italiani e alle italiane che han perso tutto nel terremoto del 24 agosto 2016.
Ho da poco condiviso sulla mia pagina FB un post che ho scritto l’anno scorso quando sono tornata a Jakarta dopo la mia vacanza estiva, dicendo che a parte qualche dettaglio, poteva essere ancora valido oggi. In realtà quest’anno c’è qualcosa che devo aggiungere.
Ogni volta che tornavo da una bella vacanza in Toscana e con la mia famiglia, sentivo che quello che mi mancava era lei: la bellissima regione che amo profondamente, dove si trova quella che chiamiamo casa. E naturalmente mi mancavano i miei figli e la mozzarella.
Quest’estate, però, il mio periodo italiano mi ha lasciato qualcosa di più. Non so se è perchè il clima generale ha finalmente cominciato a migliorare. Forrse sono io che sto cambiando. Sta di fatto che mai come ora ho sentito un amore inedito per il mio paese d’origine, e una malinconia, adesso che sono dall’altra parte del mondo, che mi ammorbidisce il cuore.
E’ un sentimento totalizzante, non solo legato a momenti personali felici o alla mia passione per il buon formaggio. Per la prima volta da anni, sono rientrata con l’impressione che nonostante tutti i suoi lati negativi e le sue difficoltà, l’Italia rimane uno dei paesi migliori che ho conosciuto finora in termini di qualità di vita.
Non ho certo scoperto l’acqua calda. Tutti sanno che l’Italia è famosa nel mondo per alcuni dei suoi tratti che sono unici. Io stessa non lo scopro certo oggi. Tanti aspetti di tutto ciò che l’Italia racchiude, però, per me sono diventati importanti in questa fase della mia vita. Vedo il calore nelle interazioni quotidiane tra la gente con occhi nuovi.
Forse perchè a Jakarta parlo a malapena la lingua, e non posso quindi godere di quegli scambi che sono così importanti per l’anima. Forse perchè li vedo con gli occhi dei miei figli, che si rilassano completamente appena arrivano in Italia, e non si stancano mai di ripetere quanto bello sia fare una battuta con un negoziante, scambiare qualche parola con il benzinaio, o condividere una risata o un’opinione con un completo estraneo. E’ nella loro sete di contatto umano e nella loro gioia quando vanno in giro in Italia, che capisco quanto sia dura quando questo calore manca dalle interazioni quotidiane.
Ho l’impressione che il paese diventi più bello ogni anno. Scopro cose nuove, anche in posti dove ho già vissuto o dove sono passata. So che ne ho ancora tantissime da esplorare. L’Italia è bella. I suoi paesaggi son belli, le sue città e villaggi son belli, il suo mare, le sue montagne, le sue chiese, le sue strade acciottolate, i suoi monumenti sono belli. Venendo da Jakarta, che ha tante doti ma sicuramente non l’avvenenza, mi rendo conto di quanto io sia fortunata a poter chiamare mio un paese così bello.
Il cibo in Italia è in assoluto il migliore che si possa trovare al mondo, sotto tanti aspetti. La ricchezza e la varietà delle tradizioni gastronomiche non smette mai di stupirmi. La freschezza degli ingredienti e alcuni dei deliziosi piatti rivelano amore per la terra, ma anche e soprattutto per la vita. E non penso sia necessario che vi parli del clima. Nonostante i cambiamenti climatici, l’estate in Italia resta estate.
So che il governo fa schifo. Che le tasse sono esorbitanti e che in Italia non si sa mai cosa aspettarsi dal punto di vista legale e della gestione pubblica. Tanti paesi non sono meglio, però. Ho vissuto in vari continenti e ho conosciuto diverse realtà. Tendo a concludere che mentre è sicuramente importante avere un buon sistema fiscale e un’assistenza sanitaria a tutto tondo, le interazioni umane e un gusto genuino per la vita restano di importanza fondamentale.
Penso tu abbia detto la cosa più veriteria del mondo per noi italiani all’estero. È bello avere l’autobus puntuale, fare 0 fila alla posta e avere una burocrazia snella e veloce. Ma rinuncerei volentieri a tutte queste cose se potessi tornare in Italia ed essere circondata dal calore e dall’affabilità che ci contraddistingue.