Olivia&Sophia, di Rosie Milne, libro firmato a Singapore
Come avevo annunciato in questo post, comincio a raccontarvi i momenti (di espatrio o no) legati alle firme dei miei libri da parte dei loro autori. Il primo di cui vi voglio parlare è Olivia&Sophia, dell’inglese Rosie Milne.
E’ una delizia per me ricordare come sono arrivata alla firma sulla mia copia di Olivia&Sophia, dell’autrice inglese Rosie Milne. Perchè tutto il processo è intimamente legato al mio espatrio in Indonesia, ma più in generale a come i libri costituiscano canali di conoscenza della cultura che ci ospita, e ponti per creare connessioni umane.
Durante una gita ai giardini botanici di Bogor con un gruppo di care amiche di Jakarta, ero incappata in un monumento che Stamford Raffles aveva fatto costruire in memoria dell’adorata moglie Olivia, morta di malaria a 43 anni, dopo averlo seguito dall’Inghilterra mentre lui era governatore a Java.
Capirete che di fronte a quel monumento il mio cuoreexpat ha cominciato a battere forte. Rientrata, ho cercato informazioni e ho letto della vicenda, scoprendo così anche qualcosa su quel periodo storico (siamo nel primo ventennio del 1800) in quella zona dell’Asia.
E’ stato solo più avanti, casualmente, che ho scoperto che su Olivia, e sulla seconda moglie di Raffles, Sophia, era stato scritto un libro. Stavo andando a Bali (bei tempi!), e onorando il mio rituale di comprarmi un libro ogni volta che passo in un aeroporto, sono capitata su Olivia&Sophia di Rosie Milne.
Del libro ho già parlato estensivamente qui (in inglese), e non mi dilungo in dettagli. Anche perchè quella che segue la lettura del libro è la parte più interessante.
Ho scoperto, infatti, che l’autrice è una donna inglese che vive a Singapore. Colpita dalla bellezza del libro, scritto in forma di diari tenuti dalle due mogli durante i loro espatri al fianco di Raffles, e grata per la finestra che mi aveva aperto su quella parte di storia, ho deciso di provare a contattarla per intervistarla per Expatclic. All’epoca andavo spesso a Singapore per monitorare la mia salute.
Con somma gioia, Rosie mi ha detto di sì, e mi ha aperto le porte di casa sua. Io mi commuovo sempre quando le persone mi danno retta in questo modo. Capisco, certo, che per un’autrice è tutta pubblicità, ma mi sento comunque onorata.
La casa di Rosie a Singapore è bellissima, piena di libri, di oggetti da tutto il mondo e con un patio luminoso e lussureggiante. Dopo una bella chiacchierata sul suo libro e sulla sua vita di scrittrice espatriata, ho tirato fuori la mia copia di Olivia&Sophia e le ho chiesto di firmarmela.
Sono ripartita da casa sua in uno stato di grande eccitazione e con un libro in più da aggiungere alla mia collezione. Sono andata dritta alla statua di Raffles, che ha dato a Rosie l’ispirazione per scrivere Olivia&Sophia. Perchè considero questo un altro enorme privilegio dell’espatrio: poter vedere con i propri occhi i luoghi legati alle storie.
Alla prossima, con un altro libro!