Team building col gioco: l’esperienza con il gruppo di AMA
Avevo già parlato qui della mia esperienza di gestione di gruppi online, e in particolare del team building col gioco. Oggi vi racconto come ho strutturato un percorso di tre incontri con il team di AMA – Famiglie in movimento.
Quando Alessandra Ferrario, la fondatrice di AMA – Famiglie in Movimento, mi ha contattata per chiedermi di creare un percorso che aiutasse il suo team a conoscersi, affiatarsi e creare un’identità di gruppo, non ho avuto dubbi: le avrei proposto il team building col gioco.
In tutta la mia vita ho avuto innumerevoli occasioni di sperimentare il potere del gioco: da bambina, da ragazza, come mamma, ma anche in veste professionale.
Le formazioni di comunicazione interculturale che ho frequentato per diventare trainer, erano composte in parti più o meno uguali da teoria e pratica. La pratica significava esercizi e una parte di attività ludiche. Tutto quello che ancora ricordo a distanza d’anni è legato ai giochi che ci hanno fatto fare con i partecipanti ai vari corsi.
Quando ho cominciato io stessa a dare le mie formazioni interculturali, ho capito subito che il gioco era uno strumento potentissimo a molti livelli. E non ho mai smesso di usarlo.
Con l’emergenza COVID mi sono resa conto di quanto riuscire a giocare poteva essere di grande conforto a più di una persona. Avendo io stessa bisogno di buttarmi su cose nuove e belle, ho creato una serie di webinar per condividere tutti i giochi e le attività che ho imparato, creato e adattato nel corso degli anni. Uno di questi webinar era proprio per fare team building col gioco.
La proposta di Alessandra è stata pur sempre una grande sfida. Si trattava di guidare un gruppo di donne nel raggiungere, attraverso uno schermo, un affiatamento tale da farle uscire dall’esperienza sentendosi legate tra loro da un’identità condivisa.
Ho creato tre momenti specifici. Il primo incontro l’ho dedicato alla definizione del gruppo come entità culturale. E di cosa si parla, affrontando il tema della cultura, se non di valori?
La mia certificazione di Coaching by Values è stata fondamentale nello sviluppare l’approccio e gli esercizi proposti. Dopo aver introdotto il concetto di gruppo culturale, abbiamo parlato di come classificare i valori, e li abbiamo poi visti in azione attraverso un esercizio d’interpretazione.
Con i motori caldi, è stato abbastanza facile usare alcuni degli esercizi di Coaching by Values per determinare se c’era corrispondenza tra i valori di ogni singola componente del gruppo e il gruppo in quanto entità unita da un comune obiettivo.
Trovati dunque i valori comuni, ho pensato di riservare un incontro al puro gioco. Il mio intento era di creare un’atmosfera rilassata e di farle divertire per connettersi tra loro in maniera leggera, e soprattutto distogliendole dal “compito” di dover creare dei legami.
Di giochi di gruppo che si possono fare online ce ne sono a bizzeffe. Il mio portfolio è costituito da giochi che ho imparato in presenza e che ho poi adattato all’online, da giochi che ho imparato da varie fonti (letture, incontri…) e da altri che ho inventato io da zero e sperimentato con la mia amata comunità di Expatclic prima di lanciarli.
Il terzo incontro doveva far tesoro di quanto emerso durante i primi due, per preparare il terreno al funzionamento vero e proprio del gruppo rispetto al suo obiettivo. Con un esercizio che avevo preparato chiedendo alcune cose alle singole partecipanti prima dell’incontro, ho portato il gruppo a “zoomare” tra le skills e i valori di ogni componente a quelli che costituiscono lo zoccolo portante del team. Ho poi creato occasioni di discussione intorno a idee che ho stimolato tra le partecipanti, dividendole in sottogruppi che avevano come compito l’analisi e una proposta concreta di lavoro.
Dal mio punto di vista di osservatrice esterna non è stato difficile costatare la potenzialità di questo gruppo, legato da una vasta quantità di cose in comune, e, grazie in parte ai giochi e alle attività fatte insieme, ora anche affiatato e pronto alla discussione costruttiva.
Il feedback che mi è arrivato mi ha confermato che con il team building col gioco si va a colpo sicuro. E che lo so fare bene e mi diverte sempre da pazzi!
A marzo AMA era un progetto fatto da singole persone che collaboravano con me e con me si confrontavano sulle problematiche legate alla loro specifica città. Dopo il team building AMA ha cambiato completamente pelle, diventando un team di professioniste che lavorano con affiatamento insieme oltre che un bellissimo gruppo di amiche. Grazie Claudia!
Alessandra Ferrario, fondatrice di AMA – Famiglie in Movimento
E alcune partecipanti:
…molto utile e costruttivo, sono venute fuori delle dinamiche interessanti e dei punti sui quali focalizzarci.
… penso ci abbia dato una bella carica ed è stato molto carino e stimolante conoscerci tutte anche se solo virtualmente.
… ho trovato utile sia dal punto di vista personale che di team la guida di Claudia. Il discutere su un tema a piccoli gruppi lo trovo perfetto per sintetizzare le idee.
… penso che l’approccio di Claudia abbia funzionato bene. Nel giro di 3 incontri siamo passate dal non conoscerci a essere in sintonia come gruppo. È stata molto brava, stava in disparte ma interveniva al momento giusto dandoci tutti gli strumenti per crescere.