Un ritiro expat nel posto che più amo al mondo
Come sapete, perchè non ho risparmiato nessuno, dall’1 al 3 giugno si è svolto nella mia casa toscana il primo ritiro expat per expat italo-parlanti.
Eccovi le mie impressioni.
C’erano un’italiana, un’olandese, un’italiana, una belga, un’italiana e un’italiana che venerdì primo giugno han preso la loro valigina (a onor del vero qualcuno l’ha dimenticata a casa 😀 ), e si sono lasciate alle spalle case, famiglie e attività, per arrivare il più vicino possibile alla mia adorata casina toscana.
Queste donne non si conoscevano tra loro in carne ed ossa. Alcune si erano “frequentate” sul gruppo Facebook di Expatclic, o nel suo gruppo di supporto online. Arrivavano da Lucca, Bari, Mar del Plata, Bruxelles, Milano, Pordenone. Alle sei del pomeriggio erano tutte intorno a un brindisi:
E ragioni per brindare ce n’erano tante. La più importante, per loro, concedersi un week-end di riflessione e vicinanza nelle loro intense vite; per me e la mia collega e amica d’avventure Barbara, realizzare un’ulteriore evento espressione del lavoro che tanto amiamo su Expatclic.
Il programma era ambizioso: in due giorni avremmo tenuto due sessioni, una, guidata da me, di comunicazione interculturale, e l’altra, capitanata da Barbara, di terapia di counselling di gruppo.
Va detto che sia io che Barbara abbiamo goduto nel pensare e organizzare questo ritiro dal primissimo momento in cui ci è venuta l’idea. Quando, dopo giorni di discussione via Skype, ci siamo finalmente abbracciate a Milano e messe in viaggio verso la Toscana, eravamo al settimo cielo. Sono convinta che l’alchimia che si è creata tra noi intorno alla preparazione dell’evento sia stata un ingrediente fondamentale del suo successo.
Abbracciare in carne ed ossa delle persone con le quali si hanno avuto solo contatti virtuali è un’emozione fortissima.
Emozione per me amplificata dal fatto di usare la mia adorata casa per quest’iniziativa. Non solo perchè per me non esiste al mondo luogo più adatto per la condivisione e la riflessione (o almeno, io non l’ho ancora trovato 🙂 ), ma anche e soprattutto perchè il senso profondo di avere questa casa per me sta nel condividerla.
E così da venerdì a lunedì abbiamo vissuto a stretto contatto, otto storie di vita diverse tra loro, ma accomunate dal desiderio di guardarsi dentro, raccontarsi, e migliorarsi. Insieme abbiamo riflettuto, ragionato, riso, pianto, scoperto, condiviso. Abbiamo respirato tanta vicinanza, tanto amore.
Barbara ha condotto un’intensa sessione di terapia di gruppo, cosa completamente nuova per me, che mi ha dato tantissimo su cui riflettere. Io ho avuto la gioia di coinvolgere le partecipanti in una sessione di comunicazione interculturale, una delle cose che più mi piace fare al mondo.
Siamo ripartite tutte più ricche: di rapporti umani, di riflessioni, d’ispirazione e di consapevolezza. E con una grande voglia di ripeter l’esperienza!
Meravigliose, complimenti a te e Barbara e a tutte voi! 🙂
Location splendida!!